6 nov 2013

Random Pack Games Volume 6 - Opinioni a brucia pelo su 5 videogiochi!

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Partiamo subito con la sesta puntata dell’appuntamento Random Pack Games. Cinque videogiochi selezionati direttamente dalla nostra collezione e illustrati tramite una mini-recensione, sintetica e veloce.  Un modo come un altro per scoprire perle nascoste e stare alla larga da flop clamorosi.
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Simpatico, divertente e a tratti simile al grande Captain Commando. Forse era proprio questo l'intento della Capcom, ovvero tributare se stessa con un gioco capace di strizzare l'occhio ai gloriosi anni 90.
Peccato che Spyborgs non possieda assolutamente la stoffa per essere un grande beat em up, tanto meno un action game all'altezza. Si riduce tutto ad un premere il tasto A senza criterio, durante i pochi livelli "schematici", composti da orde di nemici e qualche boss. 
Salvano la baracca le mosse da imparare e la coop (sia in due che in solitario). Ma per il resto è un gioco totalmente mediocre. Non è brutto, ma non si può neanche considerare bello. Peccato, occasione mancata....
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Un gioco di ruolo di valore, forse un po' approssimativo in certe cose ma sicuramente profondo ed appagante. L'unica pecca vera e propria di Drakensang è l'andamento della missione finale, la quale trasforma un buon gameplay equilibrato in un'accozzaglia di nemici e trappole simile ad un hack and slash. Cosa davvero inopportuna per un titolo del genere. Ma quando si riesce a tener duro su questo difetto l'esperienza sarà davvero piacevole. 
Oggi si può rimediare a prezzo stracciato nella versione antologia della FX Interactive insieme al seguito (nettamente superiore), a soli 9 euro e 95 centesimi, assolutamente da non perdere!
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Parlare di Burning Rangers significa riportare a galla una marea di bellissimi ricordi e inevitabilmente rischiare di versare più di qualche lacrima. Il capolavoro sviluppato da SEGA, più precisamente dallo storico Sonic Team, è uno dei migliori giochi di sempre, vero e propria gemma per il mitico Saturn. Burning Rangers non solo vanta un comparto tecnico eccezionale, capace di sfruttare al massimo le potenzialità del 32 Bit della software house giapponese, ma è anche in grado di offrire un gameplay originalissimo, unico nel suo genere. 
Per descriverlo brevemente potremmo dire che Burning Rangers è un incrocio tra platform e sparatutto in terza persona. Solo che invece di sparare pallottole i nostri eroi sparano getti d’acqua, indispensabili per spegnere pericolosi incendi. Proprio così, come da titolo, ci ritroveremo in un mondo futuristico alle prese con cinque eroi diversi occupati a spegnere incendi dolosi, con tutto quello che ne consegue, ovvero: salvare civili, evitare fiamme e assistere a strutture inagibili. Il tutto arricchito da un level design eccezionale, , in grado di regalare sempre nuove emozioni al giocatore. 
Da segnalare anche l'ottima soundtrack in puro stile nipponico, perfetto abbinamento con il design manga del gioco. 
Questo è un gioco che va giocato, senza se, senza ma!
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Mentre in questo periodo sono tutti intenti a parlare di FIFA 2014 noi spendiamo quattro parole su Soccer.
Come cos’è?! Dai, chi da bambino (riferito ai “ragazzi” tra i 30 e 40 anni) non ha mai giocato a questo titolo? Lo si trovava anche nelle console “tarocche” del NES, quelle con cento giochi precaricati (o almeno così scrivevano sulla confezione, poi ti ritrovarti non più di venti titoli), tanto in voga a metà anni 90.
Cosa dire? Lento, noioso e confusionario. I giocatori correvano in un campo totalmente piatto e sembravano in preda alla cagarella. Ogni gol e ogni "azione" erano uno strazio. Dire che era macchinoso è dir poco.
Davvero ridicolo rivederlo oggi, però all'epoca riusciva anche a divertire (strano ma vero).
L'unica nota positiva rimangono le musichette in pieno stile chiptune 8 bit, meravigliose! Su wikipedia si possono anche riascoltare!
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Possiamo dirlo tranquillamente: Street Fighter X Tekken è un gran bel picchiaduro. Ci ha davvero stupito, pensamo fosse qualcosa di estremamente nonsense e di sbilanciatissimo. Invece, signore e signori, il gioco è abbastanza ben calibrato (a volte qualche incertezza c'è, innegabile, ma nulla di drammatico) e vanta un sistema profondo, poco avvezzo alla spettacolarità di altri crossover, ma decisamente più studiato e riflessivo. Divertentissimo in multiplayer, sia in coop che contro un giocatore. Più che buona anche la modalità arcade, con storia e intro per ogni Tag Team. Ottimo il Gem System, il quale più che puntare su agevolazioni, aggiunge un pizzico di strategia in più per pianificare al meglio il proprio approccio al gioco. Tecnicamente è su livelli più che buoni, conservando e migliorando ciò che si è visto di buono in Street Fighter IV.
Peccato solo per quella sensazione da "supermarket" che alleggia per tutto il gioco, dalle opzioni fino alla selezione dei combattenti. Street Fighter X Tekken è ricco di personaggi e contenuti, è vero, ma che senso ha mettere decine di personaggi e costumi come DLC? Tra l'altro a prezzi mooolto discutibili? Stiamo scherzando? I DLC sono davvero inadatti per il genere picchiaduro, rendendo "monca" l'esperienza di gioco, al di là che sia abbondante da sé. Questa politica acchiappa soldi di Capcom continua a non piacerci, oltre che a disgustarci. Tuttavia il valore del gioco è imprescindibile.



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